Risultati per il termine:
Licenziamento a causa di diffamazione
[massima] In materia di sanzioni disciplinari, l’esercizio da parte del lavoratore del diritto di critica delle decisioni aziendali incontra i limiti della correttezza formale che sono imposti dall’esigenza di tutela della persona umana, per cui ove tali limiti siano superati … Continua a leggere
La finalità pedagogica giustifica la diffamazione e l’ingiuria
[massima] Molto discutibile la sentenza in esame. Il giudice ritiene debba escludersi l’ipotesi di condotta diffamatoria laddove l’offesa all’altrui onore, insita nella condotta ingiuriosa, e dell’offesa all’altrui reputazione si collochino nell’alveo del legittimo esercizio del diritto ed adempimento del … Continua a leggere
Tariffe Professionali derogabili dagli accordi con le stazioni appaltanti
[massima] Inversione di tendenza rispetto al passato. In applicazione dei principi liberalizzatori di fonte comunitaria di libera concorrenza e di libera circolazione dei beni e dei servizi, nell’attuale assetto normativo degli appalti pubblici, le tariffe professionali non costituiscono più minimi … Continua a leggere
Il prezziario per le opere pubbliche deve essere garantito da trasparenza e pubblicità
[massima] I prezziari nel settore dei pubblici appalti è uno strumento di riferimento. Questi pertanto devono essere aggiornati con procedure amministrative tipiche, non surrogabili in via di fatto con analisi di mercato non rese nelle pubbliche forme. La “pubblicità” … Continua a leggere
Notifica irregolare se non contiene tutti gli elementi dell’art.79 del cod. dei contratti pubblici
[massima] Nelle gare per l’aggiudicazione di appalti pubblici , la comunicazione dell’aggiudicazione deve indicare tutti gli elementi richiesti dall’art. 79 del codice dei contratti pubblici. In caso contrario non può rappresentare uno strumento idoneo a determinare la piena conoscenza e … Continua a leggere
Necessaria la ricognizione pubblica delle offerte
[massima] Il T.A.R. afferma che l’apertura dell’offerta tecnica in seduta pubblica è una garanzia per i concorrenti. Difatti senza una ricognizione pubblica del contenuto documentale delle offerte, gli stessi non sarebbero garantiti dal pericolo di manipolazioni successive delle offerte proprie … Continua a leggere
Marchio tridimensionale e reato penale
[massima] Il reato previsto dall’art. 473 cod. penale (contraffazione ed alterazione di marchi o segni distintivi), deve escludersi laddove nel cosiddetto marchio tridimensionale non siano ricompresi segni distintivi. Ossia il reato è escluso quando il marchio sia composto unicamente … Continua a leggere
La sentenza del Tribunale Comunitario si estende all’intero territorio dell’Unione
[massima] Importante pronuncia della Corte di Giustizia. Si riconosce la valenza su tutto il territorio dell’Unione alla pronuncia del Tribunale dei marchi comunitari. Nello specifico, il divieto di prosecuzione di atti costituenti contraffazione o minaccia di contraffazione di un … Continua a leggere
Anche l’uso improprio di un gruppo su facebook viola la normativa sui marchi e concorrenza
[massima] Rappresenta un caso di segno distintivo atipico l’uso della denominazione e dei marchi di un imprenditore commerciale all’interno di un gruppo facebook. Tale situazione comporta quantomeno una tutela contro l’interferenza confusoria ai sensi dell’art. 2598 n.1 c.c., che protegge, in … Continua a leggere
Tutelare il “made in Italy” si può
[massima] La stampigliatura “made in Italy” su prodotti e merci non originari dall’Italia deve essere considerata un “falso”, anche qualora sia indicata l’origine e la provenienza estera dei prodotti o delle merci. Inoltre, anche l’uso di segni, figure (incluso … Continua a leggere